Biografia

Valerio Nato a Calcinate in provincia di Bergamo nel 1957. Ha frequentato "l'Accademia Carrara di Belle Arti" di Bergamo con Trento Longaretti come maestro. Nel 1983 ha frequentato i corsi internazionali d'arte incisoria di Urbino con Renato Bruscaglia. Nel corso della sua attività artistica ha partecipato a numerose mostre personali collettive e rassegne d'arte in Italia e all'estero ottenendo premi e riconoscimenti. Ha realizzato scenografie per gruppi teatrali, sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero. Vive e lavora a Villa di Serio (Bergamo).

Recensioni


Trento Longaretti

Non è semplice definire il "fascino poetico" sopra accennato credo che istintivamente percorra nei giorni non affollati le stradine strette e acciottolate, sinuose e fra alti muri, silenziose e talvolta ingentilite dal verde dei giardini sporgenti dall'alto, non possa non sentire una sensazione surreale, un "quasi sogno" di un mondo diverso, che forse si credeva perduto nella convulsa civiltà dell'oggi. Ed è di questo "fascino poetico" sono come un riverbero gli acquerelli del pittore Valerio Pirola.

Lino Lazzari

Ne sono venute delle "visioni" magnifiche, libero e sciolto il segno vivace il contrasto del bianco e del nero quest'ultimo non mai appesantito di proposito, buoni i "tagli". L'incisione, anche per la parte tecnica è riuscita a perfezione, segno questo della capacità di Valerio Pirola non solo di essere buon interprete delle immagini che rappresenta ma anche buon esecutore per le varie tecniche con le quali l'arte si realizza. Nei suoi dipinti Valerio Pirola ci propone un "ambiente" fatto di grandi spazi. I suoi paesaggi sono quasi idealizzati, un sogno di verde che incanta ed entusiasma. Nulla, infatti, è meglio di una distesa di prati, di boschi, di un susseguirsi di dune collinari. Qui ci si addentra in atmosfere meravigliose, pulite e fresche, dove il colore ha un susseguirsi di tonalità incantevoli. Valerio Pirola va appunto a scegliersi questi luogni e li "ri-crea" sulla tela con la sua fantasia fatta di luce ma pur sempre aderente alla realtà, ad un dato di fatto, cioè che possa davvero coinvolgerci direttamente per divenire noi fruitori di quelle bellezze in cui ci sono tanti profumi di erba e di foglie. I lavoro di Pirola è, qui, molto accurato, soprattutto nell'uso e nella distribuzione dei verdi, così difficili ad usarsi e ad equilibrarsi nelle giuste tonalità.

Sandra Nava

Il tratto deciso, di getto ma sensibile ad evitare accuratamente ogni sbavatura, è certo talento naturale, ma ora più maturo, incisivo, sofferto direi, lucido a piegare semplici e consuete formule di una natura profondamente vissuta e amata, in immagini più universali, sottratte alla volubilità della fantasia, per assumere sapore concreto di realtà assaporate in ogni più segreta fibra. Certo, il colore è sempre stato il polo degli interessi artistici di Valerio Pirola ed anche qui è evidente: colore come liberazione, accensione, vibrazione dell'animo, gesto d'amore insopprimibile, credo, ed essenziale alla sua espressività, ma anche strumento sicuro di lavoro con sobrio, raffinato realismo.

Mario Pezzotta

Di lui Mario Pezzotta scrive: "Valerio Pirola si avvale di varie esperienze pittoriche, frutto di ricerche e di costante impegno, che lo hanno portato alla essenzialità d'un linguaggio espressivo denso di emozioni. Così nelle sue ultime opere, selezionate per questa sua personale, egli interpreta il paesaggio della pianura lombarda spoglio di elementi descrittivi e affidati quasi esclusivamente al calore e alle vibrazioni della luce. Sono visioni suggestive che variano a seconda del luogo e della luce: dai verdi sfumati, ai grigi, ai rosati tramonti. Il colore diventa luce, la luce si impregna del colore: è il paesaggio visto con gli occhi dell'animo, in una interpretazione poetica, fatta di sogno e pur legata alla realtà naturale che ne costituisce l'elemento ispiratore. Una pittura d'atmosfera, raffinata, intimamente sentita ed efficacemente espressa. Carica di emotività e comunicativa, si pone su un piano di nobilità artistica, per la coerenza che rifugge da ogni accorgimento effettistico.